La norma voluta dalla giunta Formigoni sulla chiamata diretta degli insegnanti è anticostituzionale e mina alle basi la qualità della scuola pubblica e la libertà di insegnamento. Se una giunta già delegittimata dai casi di corruzione, è così certa che questa riforma piace alla maggioranza del mondo della scuola, la proponga agli elettori in libere elezioni.
Non è certo una “misura di modernità” reclutare insegnanti “allineati” con le particolarità della scuola, come sostiene il governatore lombardo. Il vero rischio è di assumere piuttosto secondo “omogeneità ideologiche” o per vie clientelari e non secondo criteri oggettivi di competenza ed esperienza.
Il Parlamento non ha dato alcuna delega al nuovo Ministro per effettuare alcuna sperimentazione sul reclutamento e chiediamo al Ministro di intervenire immediatamente per fermare questa norma aberrante.