Roma, 8 ago. (Adnkronos Salute) – Soddisfazione per l’eliminazione dell’obbligo di certificazione per l’attivita’ ludico motoria e amatoriale, e per la rimozione dell’obbligo elettrocardiogramma per l’attivita’ sportiva non agonistica viene espressa dalla Federazione italiana medici pediatri (Fimp). La norma abrogata, contenuta nel decreto Balduzzi, ove applicata “si sarebbe tradotta – ad avviso della Fimp – in un aggravio degli oneri a carico delle famiglie, avrebbe scoraggiato l’attivita’ fisica oltre a costituire un gravame in piu’ per i medici del Ssn”. “Cogliamo l’occasione – afferma Alessandro Ballestrazzi, presidente Fimp – per ringraziare i firmatari dell’emendamento che ha permesso la rimozione degli obblighi i senatori Francesca Puglisi e Stefano Vaccari, e i deputati Benedetto Fucci, Filippo Fossati e Giuditta Pini per l’impegno profuso. Il nostro plauso va anche al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e al Governo tutto per la sensibilita’ dimostrata”. (Vgr/Ct/Adnkronos)
Come perdere l’occasione di rendere sicuro lo sport per tutti.
Con questo emendamento si affossa una concreta possibilità di
attivare una prevenzione precoce delle patologie cardiovascolari e non
solo. Purtroppo la miopia o meglio la cecità del “fare” le cose senza
una visione razionale degli aspetti preventivi ha fatto morire la sia
pur brevissima vita del certificato proposto da Balduzzi che aveva
infatti previsto una organica , moderna e strutturata visione su come
fare e cosa fare.
Ai senatori del PD è sfuggito, per colpa o dolo, un particolare
fondamentale che avrebbe assimilato gli effetti della prevenzione del
Decreto Balduzzi con quelli ottenuti dalla normativa sulla
certificazione agonistica: una riduzione delle morti improvvise da
sport e da esercizio fisico grazie al semplice elettrocardiogramma e
agli accertamenti fatti da personale specialistico.
Questo “governo” avrà sulla coscienza tante persone che si sarebbero
potute salvare.
Non con i migliori saluti
Da sportivo amatoriale, nonché assiduo frequentatore di eventi sportivi non competitivi posso solo applaudire all’iniziative dei parlamentari PD che hanno consentito l’eliminazione di una norma inutilmente vessatoria sia nei confronti di chi vorrebbe approcciarsi allo sport in maniera soft, sia nei confronti degli organizzatori di eventi amatoriali non competitivi. Infatti negli ultimi mesi moltissimi sono stati gli eventi cancellati d’urgenza dai calendari già pubblicati da tempo, da chi non aveva l’intenzione o di assumersi responsabilità non dovute, o di farsi sommergere da montagne di inutile cartacce, con il timore, fondato, di trovarsi nessuno (o pochi) ai nastri di partenza. Con l’abrogazione della norma si è reso un servizio allo sport e finanche alla salute di chi magari avrebbe voluto avvicinarsi ad una pratica sportiva non agonistica ma che di fronte all’obbligo di procurarsi una certificazione di tale portata (che non costa 30 €, come qualcuno ha improvvidamente scritto), sia come costo che come impegno.
Si ringrazia per l’impegno.
Con i miei MIGLIORI saluti