Finalmente oggi dal ministro Profumo abbiamo ascoltato parole nuove per ricostruire il clima di fiducia nella scuola pubblica e di pieno coinvolgimento di insegnanti, dirigenti scolastici, studenti, famiglie, necessario per fare i passi avanti che servono verso una nuova cultura della valutazione, su cui il nostro Paese è parecchio indietro.
E’ stato proposto un metodo concreto di valorizzazione dell’autonomia scolastica per innovare la didattica, dimezzare la dispersione scolastica e alzare i livelli di apprendimento degli studenti italiani cos’ come ci viene chiesto dall’europa. Tutti oggi possono sentirsi pienamente coinvolti e chiamati a collaborare per una grande sfida che sappia rispondere ai bisogni formativi della nuova generazione dei nativi digitali.
Proprio le importanti affermazioni del Ministro confermano la nostra convinzione che la sperimentazione sulla valutazione e premialità degli insegnanti basata sulla loro reputazione, sia quanto di più sbagliato per quel lavoro di equipe e di cooperazione all’interno delle scuole, necessario all’innalzamento della qualità del sistema scolastico italiano e all’innovazione didattica, figlio di una cultura aziendalistica e competitiva del precedente governo. Parole come “ristrutturazione delle scuole che hanno basse performance” sono parole che vanno cancellate dal lessico del miur.
Si possono diversificare le retribuzioni, differenziando le carriere degli insegnanti all’interno delle scuole autonome e concentrare le risorse per la valutazione delle scuole, di cui attendiamo i risultati della sperimentazione.
Scrivi: “Parole come “ristrutturazione delle scuole che hanno basse performance” sono parole che vanno cancellate dal lessico del miur.” In che senso? Cioé, cosa c’è che non va in questa affermazione? A me sembra naturale che se una scuola non funziona bene come dovrebbe sia necessario ripensarne il funzionamento (che può significare tante cose, dalla sostituzione – al limite – del dirigente al potenziamento dell’organico, dalle maggiori risorse per la formazione al ripensamento generale del POF…). Non capisco se stai contestando i termini usati (magari “ristrutturazione” o “performance”) o è una questione più sostanziale.
Che bello il ministro Profumo: un giorno Dottor Jekyll , un giorno Mister Hyde.
Scusate ma questi colpi di scena mi lasciano piuttosto fredda. E poi in cosa consiste la novità? Nella valutazione degli insegnanti e nella diversificazione delle carriere? Bene: incominciamo a discuterne, ma, per favore, abbandonando il politichese piuttosto fumoso usato in questa sua dichiarazione.