Dalla crisi al rilancio, l’impegno del Governo

Francesca Puglisi, intervistata da Affari Italiani, affronta i temi del rilancio dell'occupazione, del sostegno alle aziende, della sicurezza sul lavoro.

La pandemia è stata un colpo durissimo per l’Italia – che ha avuto il passivo più pesante – e più in generale per l’economia globale. Come Governo abbiamo preso un Paese con lo 0,6% di crescita e volevamo fare meglio, poi è arrivato il Covid-19 e, con il decreto “Cura Italia”, ci siamo preoccupati di estendere la rete sociale a tutti i lavoratori, anche quelli delle microimprese, le partite Iva, i professionisti. Poi con il decreto “Liquidità” abbiamo messo a disposizione delle aziende risorse per potersi ricapitalizzare e competere in maniera più solida nel mercato. Abbiamo stanziato 200 milioni di euro per la promozione del made in Italy nel mondo. Con il decreto “Rilancio” iniziamo a fare investimenti che saranno preziosi per riattivare e spingere il mercato interno, visto che l’export subirà certamente una flessione importante. Abbiamo il dovere di sostenere l’economia interna e lo faremo anche con l’ecobonus e il sismabonus che permetteranno di attivare quei cantieri che hanno un impatto più immediato in termini occupazionali. Un altro intervento sarà un decreto sulle semplificazioni che servirà per sbloccare i miliardi che sono stati già stanziati per le opere pubbliche, grandi e piccole, e che sono già cantierabili dagli enti locali. Per noi questo significa iniziare a sostenere in maniera attiva l’occupazione.

È un passaggio dell’intervista alla Sottosegretaria Francesca Puglisi pubblicata oggi sul sito di Affari Italiani, nella rubrica Compliance café.

L’epidemia ha modificato profondamente il tessuto economico e le sue conseguenze hanno appena iniziato a mostrarsi, mentre “le nostre imprese – scrive l’intervistatore Vittorio Colomba – hanno respirato paura e pessimismo a pieni polmoni, costrette spesso a dubitare della solidità stessa dei propri fondamentali”.

Le domande, quindi, sono incentrate non solo sul tema degli interventi qui e ora, ma anche sulla prospettiva. Domande sui progetti per rilanciare e incentivare l’occupazione, ma anche sul tema della formazione che, in questo momento più che mai, è centrale per ricominciare a pensare al futuro e che inevitabilmente tocca anche tutta l’area dell’istruzione e dell’offerta formativa per i giovani.

Una intervista interessante, dunque, perché tocca più punti, arrivando anche a parlare di sicurezza sul lavoro, altro tema fondamentale nella visione politica di Francesca Puglisi che, a questo proposito, sottolinea che “L’obiettivo è cambiare il modello di governance a livello territoriale. Nel dramma il Covid-19 ci ha fatto capire come cambiarlo: maggiore raccordo tra tutti gli attori del sistema vigilanza. Fino a quando l’Ispettorato del Lavoro, ASL e Vigili del Fuoco ad esempio guardano solo il proprio pezzettino senza guardare all’insieme ed alla promozione del benessere delle lavoratrici e dei lavoratori nulla può cambiare. Per me bisogna intervenire non solo in un’ottica repressiva ma in ottica di supporto come stanno facendo in questi giorni i comitati territoriali che si sono insediati per sostenere le imprese nel migliorare il benessere sui posti di lavoro, un aspetto che migliora anche la produttività“.


 

 

(L’immagine è di Francesco Pierantoni)

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