Concordia, Giustizia, Fortezza, Diritto. Quando sono entrata in Senato la prima volta, il 19 Marzo 2013 una delle cose che mi ha emozionata di più erano le parole affrescate sul soffitto. In questi 5 anni ho cercato di svolgere il mio servizio alle istituzioni con disciplina e con onore. Sono orgogliosa di aver fatto parte del gruppo del Pd del Senato in questa XVII legislatura. Qui, dove non avevamo la maggioranza, la nostra “tenuta”, come ci ha ricordato ieri il nostro capogruppo Zanda, è stata determinante per il proseguio della legislatura e per dare stabilità al Paese.
Ma soprattutto per approvare le tante riforme che l’Italia aspettava da tempo. Dalle unioni civili al testamento biologico, dal divorzio breve al reddito di inclusione. Mi è sempre dispiaciuto sentire dire da qualche “poco informato” che questa è la camera dove si bloccano le leggi. Ci sono commissioni in cui non abbiamo la maggioranza o se c’è, è di uno. Ho imparato tanto. In questo ramo del parlamento ho imparato anche a saper ascoltare gli altri, ad essere gruppo rinunciando a qualcosa e ad accogliere il contributo delle opposizioni ragionando e confrontandoci nel merito delle questioni concrete per dare risposte ai bisogni dei cittadini. Il mio ringraziamento dunque ai colleghi, alle lavoratrici e ai lavoratori del gruppo, all’ufficio legislativo che con Stefania Lanzone e Fabiana Pierbattista mi ha aiutata a scrivere leggi ed emendamenti e all’ufficio stampa, ad Adriana Leo che mi ha aiutata a Roma, Barbara Beghelli ad Aldo Rosati (non posso più farne a meno) e al Presidente della commissione cultura Andrea Marcucci di cui sono stata capogruppo prima di diventare presidente della commissione di inchiesta sul Femminicidio.
Le cose che sono felice di aver realizzato in questi cinque anni sono la riforma Zerosei che ha portato, direttamente nelle casse dei Comuni dell’area metropolitana, quasi 6 milioni di euro per la gestione di asili nido e scuole dell’infanzia, la legge sulla continuità degli affetti delle bambine e dei bambini in affido familiare, emendamenti che hanno portato risorse a Bologna nel settore della cultura per le celebrazioni dell’anniversario del Teatro Comunale (800.000 euro), per il riconoscimento della Cineteca Comunale e delle Officine Grandi Riparazioni come sito di interesse nazionale, che assegna al Comune di Bologna un milione di euro per la bonifica del sito dall’amianto, per l’affidamento in House dal Ministero dell’Istruzione degli incarichi al Cineca, per l’accordo siglato tra l’Antoniano di Bologna e il Ministero dell’Istruzione.
Chiudo questa legislatura con il deposito di una legge sul “Tumore metastatico al seno” per istituire una giornata nazionale di sensibilizzazione e per permettere alle 35.000 donne che ne sono colpite di avere le migliori cure attraverso le brest units. Diventerà la prima battaglia per la prossima. A gennaio depositerò la relazione finale della Commissione di Inchiesta, affinché il prossimo parlamento e il prossimo Governo possano continuare la propria azione nel contrasto alla violenza sulle donne.
#Avanti